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Oracoli e profezie, miracoli e magie insistono nell'area del mistero, della religione e del sacro. Essi sono presenti con maggiore o minore evidenza in tutte le epoche, le società e le culture a noi note. Emergenti e ufficiali, variamente censurate e sommerse, si tratta di realtà che vivono anche sottotraccia nelle più avanzate società occidentali, dove sembra decretato il trionfo della scienza e dell'empirismo razionalistico. Il mondo antico e tardoantico era immerso nel mistero, nella religione e nel sacro, oltre ogni pregiudizio filosofico, culturale o religioso. Pagani e cristiani credevano, ciascuno in riferimento alle proprie divinità e realtà religiose, in oracoli e profezie, miracoli e magie. E queste esperienze di vita e di cultura erano territorio di confronto e scontro con la verità della propria storia, servivano a dimostrare la verità della rispettiva religione. Una plurisecolare tradizione culturale e storiografica ha tenuto separata la storia religiosa dalla storia culturale, politica, sociale ed economica. Solo negli anni Ottanta del secolo scorso, dopo un lungo e lento percorso di avvicinamento alla comprensione di questi fenomeni, la storiografia ha colto i profondi collegamenti tra i mutamenti della Tarda Antichità e le esperienze riferibili a oracoli, profezie, miracoli e magie.